Tradizione, Innovazione e Prestigio
Un Legame Profondo con la Terra
Il Prosecco Superiore di Valdobbiadene rappresenta una delle eccellenze più apprezzate del panorama vitivinicolo italiano. La sua storia affonda le radici in antiche tradizioni agricole, ma la vera svolta arrivò nel 1876 con la fondazione della Scuola di Viticoltura ed Enologia di Conegliano. Questa istituzione fu fondamentale per lo sviluppo della moderna enologia veneta, perfezionando le tecniche di produzione e valorizzando le potenzialità del vitigno Glera, l’uva principale del Prosecco.

Il Ruolo della Scuola di Viticoltura di Conegliano
Nel XIX secolo, la viticoltura italiana affrontò numerose difficoltà, tra cui la crisi della fillossera. La fondazione della Scuola di Viticoltura ed Enologia di Conegliano nel 1876 segnò un punto di svolta. Qui si svilupparono innovazioni tecniche come l’introduzione di nuovi sistemi di allevamento della vite, il miglioramento delle tecniche di vinificazione e l’adozione del Metodo Martinotti-Charmat, che permise la produzione di un Prosecco spumante di qualità superiore.
Il Territorio e la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG)
Il Prosecco Superiore si produce esclusivamente nelle colline tra Conegliano e Valdobbiadene, un’area caratterizzata da terreni calcarei e da un microclima perfetto per la coltivazione della Glera. Questo territorio è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2019, a testimonianza dell’importanza paesaggistica e culturale della viticoltura locale. Scopri di più sul Prosecco Superiore UNESCO.
Nel 2009, il Prosecco è stato diviso in diverse denominazioni, con il Prosecco Superiore DOCG riservato alle aree di Conegliano Valdobbiadene e Asolo, mentre il Prosecco DOC è prodotto in una zona più ampia tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
Il Metodo di Produzione

La produzione del Prosecco Superiore segue un rigoroso disciplinare, che prevede:
- Vendemmia Manuale: I vigneti collinari non permettono una raccolta meccanizzata, garantendo una selezione accurata delle uve.
- Pressatura Soft: Le uve vengono pressate delicatamente per estrarre solo il mosto fiore.
- Fermentazione Controllata: Il mosto viene fatto fermentare a bassa temperatura per preservare gli aromi fruttati e floreali caratteristici della Glera.
- Spumantizzazione con Metodo Martinotti-Charmat: La seconda fermentazione avviene in autoclave, conferendo al Prosecco il suo perlage fine e persistente
- .Affinamento e Imbottigliamento: Dopo un periodo di maturazione, il vino viene filtrato e imbottigliato per mantenere freschezza e vivacità.

Le Diverse Tipologie di Prosecco Superiore
Il Prosecco Superiore di Valdobbiadene si presenta in diverse versioni:
- Brut: Il più secco, con un residuo zuccherino inferiore ai 12 g/l.
- Extra Dry: Più morbido, con un residuo zuccherino tra 12 e 17 g/l.
- Dry: Più dolce, con un residuo zuccherino tra 17 e 32 g/l.
- Cartizze: Il cru più prestigioso, prodotto in una piccola area di 107 ettari a Cartizze, caratterizzato da un perfetto equilibrio tra acidità e dolcezza. Scopri di più sul Prosecco Cartizze.

L’Importanza Economica e Culturale
Il Prosecco Superiore non è solo un vino, ma un simbolo dell’ospitalità e dello stile di vita italiano. Ogni anno, milioni di bottiglie vengono esportate in tutto il mondo, facendo del Prosecco uno dei vini spumanti più apprezzati a livello globale. L’economia locale trae enormi benefici dalla produzione vinicola, con aziende che combinano tradizione e innovazione per mantenere alto il prestigio del Prosecco Superiore.
Conclusione
Dalla sua evoluzione storica alle tecniche enologiche moderne, il Prosecco Superiore di Valdobbiadene rappresenta un’eccellenza della tradizione italiana. Grazie alla dedizione dei viticoltori, alla qualità del territorio e alle innovazioni introdotte dalla Scuola di Conegliano, oggi questo spumante è sinonimo di qualità e raffinatezza, amato in tutto il mondo per il suo carattere fresco, elegante e inconfondibile. Scopri di più sul Prosecco Superiore di Valdobbiadene.